Esame spirometrico
L’esame spirometrico è il più comune e diffuso esame della funzione respiratoria, permette di valutare la fisiologia dell’apparato respiratorio, di misurare i volumi di aria presente nei polmoni e la capacità di bronchi e polmoni di consentire il corretto flusso dell’aria. In sostanza permette di conoscere lo stato dei bronchi e valutare eventuali anomalie date da chiusura e ostruzione bronchiale.
Come si svolge l’esame? Il paziente viene invitato a soffiare dentro uno speciale boccaglio monouso collegato tramite un tubo allo spirometro che essendo collegato ad un computer permette l’elaborazione dei dati ottenuti durante la respirazione. Lo spirogramma che ne deriva da’ informazioni sulla ventilazione cioè la capacità dei polmoni di accogliere ed espellere aria.
L’esame dunque, di facile esecuzione e della durata di circa 10 minuti, non risulta invasivo ed è indolore.
Non è necessaria una particolare preparazione ma presenta alcune controindicazioni che saranno valutate dallo pneumologo secondo la storia clinica e la situazione del paziente. Pertanto questo esame potrebbe essere sconsigliato a soggetti:
- che si sono sottoposti a interventi chirurgici toracici, addominali, neurochirurgici o oculari;
- che abbiano avuto infarti o aneurismi negli ultimi 6 mesi;
- con grave ipertensione arteriosa;
- che presentino piastrinopenia;
- che abbiano avuto infezioni polmonari recenti;
- la cui storia sia segnata da episodi ischemici o emorragici.